Donazione

La donazione

Adesso vorrei chiederti se hai mai donato il sangue. Forse può sembrare scontato ma devi sapere che è un gesto di solidarietà importante, nei riguardi di chi ha concretamente bisogno di aiuto. Sono tantissimi coloro che puoi aiutare con un gesto nobile e di altissimo significato morale, per questo ti chiediamo di darci una mano.

Perchè. La donazione del sangue è principalmente un dovere civico, essendo esso stesso un elemento naturale non riproducibile artificialmente. L'Italia importa una parte consistente degli emoderivati di cui ha bisogno e ciò comporta un'ingente spesa per il Servizio Sanitario Nazionale e un elevato rischio di trasmissione di malattie, poichè il sangue importato non sempre proviene da donatori di paesi sanitariamente ben controllati.
In casi come incidenti stradali, interventi chirurgici, malettie del sangue, ecc., c'è bisogno di sangue. Donare sangue significa mostrarsi sensibili verso chi ha bisogno di un gesto così semplice ma di vitale importanza, e, altresì, alimentare un "patrimonio collettivo" di cui tutti possono usufruire nei mimenti di necessità.
La donazione periodica, inoltre, garantisce al donatore un controllo costante del proprio stato di salute attraverso gli accurati esami di laboratorio cui viene sottoposto il sangue prelevato.
Per averne disponibilità ai fini terapeutici, è necessario che, chi è in buone condizioni di salute, spontaneamente ne dia un pò del suo.
Tale atto è un dovere civico, e come tale deve essere gratuito; nello stesso tempo è una scelta intimamente personale e perciò deve essere volontario.

Chi. Il donatore non corre alcun pericolo di infettarsi con la donazione in quanto il materiale di raccolta impiegato e' sterile e monouso. Prima della donazione si dovra' compilare e sottoscrivere un questionario. Ad ogni prelievo verranno effettuati dei controlli sul donatore e sul sangue per la sicurezza del ricevente.
Superata una certa "pigrizia mentale" e una ingiustificata paura, CHIUNQUE può diventare donatore, purchè sia una persona sana, in buone condizioni generali, di peso non inferiore a 50Kg. e di eta' compresa tra i 18 e i 65 anni. Sono escluse dalla donazione le persone che pregiudichino la salute del donatore e del ricevente, siano, o siano state, affette da particolari disturbi, fra cui indichiamo i seguenti:

malattie veneree
epatite virale
affezioni vascolari o cardiache
malattie croniche renali
ulcera gastro-duodenale
diabete
positività al test dell'AIDS
...

In ogni caso, una visita medica accurata e controlli di laboratorio stabiliranno l'idoneità alla donazione.

Per la donna. Le caratteristiche specifiche dell'organismo femminile impongono qualche accorgimento di fronte alla donazione di sangue: è opportuno evitare di sottoporsi al prelievo durante la mestruazione e comunque le donne in età fertile non possono effettuare più di 2 donazioni annue. La donna inoltre deve astenersi dalla donazione durante la gravidanza e per un anno dopo il parto. In generale quindi la donazione si può effettuare ad intervalli non inferiori a tre mesi. Tale periodo è elevato a sei mesi per le donne.

Come diventare donatori. Chiunque abbia un'età compresa tra i 18 e i 65 anni ed un peso corporeo non inferiore ai 50 kg. può presentarsi presso una qualsiasi sede A.V.I.S. e chiedere di poter donare il proprio sangue. Chiaramente questi requisiti non sono sufficienti a far sì che chiunque lo voglia, diventi automaticamente "donatore". Una volta nella sede A.V.I.S., il possibile donatore verrà sottoposto ad un colloquio e ad una visita, effettuati entrambi da un medico, per accertare, non in chiave punitiva, ma puramente oggettiva, se vi sono delle controindicazioni alla donazione. Attraverso una chiacchierata il più possibile amichevole e cordiale (anamnesi), il medico ripercorrerà la storia personale/familiare del probabile donatore e individuerà se questo ha tenuto dei comportamenti a rischio (rapporti promiscui, assunzione di droghe, ecc.), se è stato o è tuttora affetto da determinate malattie (epatiti virali, malattie veneree, tumori maligni, alcoolismo, diabete, ecc.), oppure se esistono al momento delle cause che possono impedire solo temporaneamente la donazione (donna in gravidanza, somministrazione di vaccini, ecc.). Questa prima fase di anamnesi è di fondamentale importanza poichè la spontanea autoesclusione da parte della persona evidenzia da subito se vi sono degli elementi che possono inficiare la sicurezza del sangue donato. Ma è anche la fase più difficile e delicata. II medico deve infatti riuscire immediatamente a conquistare la fiducia di chi si trova davanti a lui, ponendosi nei suoi confronti non come un censore ma come un confidente ed un esperto pronto ad aiutarlo. E' infatti indispensabile che il possibile donatore risponda sinceramente alle domande che gli vengono rivolte, senza il timore di venire sottoposto ad un giudizio negativo. Quanto dichiarato nel corso del colloquio dovrà poi essere sottoscritto dalla persona che si assume tutta la responsabilità di eventuali omissioni essendogli assicurata la certezza dell'assoluta riservatezza e segretezza dei colloquio. Terminata l'anamnesi si procede poi alla visita medica vera e propria volta ad individuare se vi sono dei motivi fisici di inidoneità alla donazione. Qualora dall'anamnesi e dalla visita medica non siano emerse controindicazioni particolari l'interessato viene sottoposto alla digitopuntura per misurare l'entità dei globuli rossi o il tasso di emoglobina e verificare se sono inferiori o meno ai limiti stabiliti per legge. Allo scopo di verificare se vi siano presenti virus (epatiti virali o HIV) o altro che potrebbero inficiare la donazione, il sangue prelevato viene poi sottoposto ad accurate analisi di laboratorio. Una volta dichiarato idoneo, il donatore diviene ufficialmente socio A.V.I.S. (avisino) con le responsabilità morali che tale scelta comporta. II donatore A.V.I.S. dovrà per esempio osservare una dieta alimentare equilibrata, non dovrà abusare di sostanze alcoliche, dovrà evitare comportamenti a rischio, e, cosa molto importate, dovrà impegnarsi costantemente nella donazione, con le cadenze stabilite dalla sua A.V.I.S. di appartenenza e dalla programmazione della Struttura Trasfusionale di riferimento. Insomma dovrà sottostare ad alcune regole di autocomportamento fondamentali per una donazione sicura. Se invece dall'anamnesi o da la visita, il medico ha riscontrato qualcosa di incerto o di sospetto lo comunicherà subito all'interessato, pregandolo di ripresentarsi in un altro momento per un ulteriore controllo o sospendendolo temporaneamente o definitivamente dalle donazioni. In questi casi la persona non verrà comunque "abbandonata" da AV.I.S., ma verrà aiutata a risolvere il problema.

Avis Comunale Corato

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